Idee, personalità e competenze che dialogano e si fondono tra loro per (ri)generare un nuovo spazio culturale. Questo il principio ispiratore di ArtBox – laboratorio di promozione culturale, promosso dal progetto Orbite, e di cui tale mostra fotografica, visitabile dal 5 giugno all’interno dello SpazioBetti, è il risultato finale.
Fusione, questo il titolo della mostra, è un omaggio alle molteplici dimensioni che ne hanno caratterizzato la genesi: il modello di aggregazione alla base del progetto, l’edificio ospitante combinazione di più identità, il confronto e lo scambio che ne hanno a mano a mano delineato la forma e il contenuto dell’esposizione, un racconto unico delle varie realtà lavorative del fermano degli anni ‘70.
ArtBox ha creato energia, stretto nuove collaborazioni e amicizie, sperimentato idee e progetti e rafforzato una rete in continua crescita che ha come obiettivo la rigenerazione urbana. Beatrice, Giorgia, Irene, Laura, Elisa, Federica, Giulia, Valentina sono le partecipanti che hanno formato la classe tutta al femminile del workshop “ArtBox. Processi di promozione culturale per gli spazi ibridi” tenutosi allo SpazioBetti di Fermo dal 17 aprile al 29 maggio, laboratorio ideato da NuovaRicerca.AgenziaRes per il progetto Oribite!.
Sei sabati dedicati alla pianificazione di una campagna di promozione culturale e alla formazione di una figura fondamentale per la gestione e animazione degli spazi rigenerati: l’animatore socioculturale. I sei appuntamenti guidati da Matilde Galletti curatrice di mostre d’arte e studiosa di arti visive, Marica Riccioni esperta in comunicazione e promozione culturale e Lidia Martorana esperta in rapporti con il territorio, hanno proposto riflessioni e scambi di competenze in relazione a tale figura, il tutto con il prezioso aiuto di Andrea del Zozzo e Pacifico D’Ercoli dell’associazione Altidona Belvedere Fototeca provinciale di Fermo.
Nello specifico le partecipanti sono state chiamate a co progettare una mostra fotografica all’interno di SpazioBetti. Scegliere il tema della mostra e le foto da esporre dall’immenso archivio di 30.000 scatti in bianco e nero, come allestire lo spazio, creare la promozione social e territoriale dell’evento, scrivere il comunicato stampa, fare le grafiche della locandina e del foglio sala, organizzare turni per l’apertura al pubblico.
Sono questi i temi e le azioni che le allieve hanno affrontato e svolto per ideare e preparare la mostra che è stata inaugurata il 5 giugno e visitabile fino al 13 giugno.
Grande la soddisfazione per le allieve, le docenti e tutti noi nel vedere tanta gente partecipare all’evento inaugurale ma soprattutto nel far rivivere uno spazio attraverso una progettazione collaborativa.